La contestazione disciplinare tra discolpa per iscritto e richiesta di audizione orale
Articolo pubblicato su Norme & Tributi – Il Sole 24 Ore
Due i punti fermi della più recente giurisprudenza: accertamento della modalità di convocazione del lavoratore, secondo i principi di lealtà contrattuale e buona fede e, in caso di richiesta di differimento dell’audizione per la malattia del lavoratore, valutazione dell’idoneità della relativa certificazione medica.
Al lavoratore colpito da una contestazione disciplinare la legge riconosce un’ampia possibilità di difesa. Il che appare appropriato se si considerano gli interessi in gioco: è facile comprendere come il diritto di difesa del lavoratore miri alla tutela di interessi fondamentali, dato che l’esercizio del potere disciplinare può spingersi sino all’adozione della sanzione espulsiva; mentre non sussiste un analogo interesse contrario del datore di lavoro che, in ogni caso, riceve una adeguata salvaguardia dalla rigida regolamentazione del procedimento di contestazione disciplinare e dalla sua serrata cadenza temporale.