Danni morali e professionali per licenziamento Dirigente
In questo articolo Carola Ferraris, avvocato del lavoro a Milano, chiarisce i diversi tipi di danno, morale e professionale, che può subire il Dirigente licenziato.
Danni morali e professionali in caso di licenziamento del Dirigente
I danni che possono derivare ad un Dirigente licenziato possono essere molteplici e includere sia aspetti morali che professionali.
Danni Morali
Il danno morale si riferisce alla sofferenza psicologica e al turbamento emotivo subito dal Dirigente a seguito del licenziamento. In Italia, il riconoscimento dei danni morali (sofferenza psicologica e turbamento emotivo) è stato ampiamente discusso e sviluppato dalla giurisprudenza.
La prova del danno morale può essere complessa in quanto è necessario dimostrare il nesso causale, ovverosia la sofferenza deve essere direttamente collegata al licenziamento e l’entità del danno deve essere provata attraverso perizie psichiatriche e mediche. Il danno morale è risarcibile ai sensi dell’articolo 2059 del Codice Civile, che consente il risarcimento dei danni non patrimoniali in caso di fatto illecito. La giurisprudenza ha progressivamente ampliato l’applicazione di questo articolo, riconoscendo il diritto al risarcimento per danno morale anche in caso di licenziamento ingiustificato, come confermato da numerose sentenze della Corte di Cassazione. In particolare, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, Sentenza n. 21502/2011 ha sottolineato l’importanza della prova del nesso causale tra il licenziamento e il danno morale.
Danni Professionali
Il danno professionale si riferisce alle conseguenze negative sulla carriera e sulla reputazione professionale del dirigente, difficoltà nel trovare un nuovo impiego, danno alla reputazione, riduzione del valore professionale percepito nel mercato del lavoro, calo delle prospettive di guadagno.
Per dimostrare il danno professionale, il Dirigente deve fornire documentazione di offerte di lavoro rifiutate, valutazioni del mercato del lavoro, analisi e testimonianze di esperti sulle difficoltà di reinserimento nel settore. L’art. 2043 del Codice Civile prevede il risarcimento per danni patrimoniali causati da fatto illecito. La giurisprudenza ha più volte riconosciuto il diritto al risarcimento per danni professionali in caso di licenziamento ingiustificato.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 10280/2004: tale sentenza ha riconosciuto il diritto al risarcimento per danni morali e professionali ad un dirigente licenziato senza giusta causa, stabilendo un importante precedente per la quantificazione del danno.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 29310/2017: un dirigente ha richiesto il risarcimento per danni professionali a causa della perdita di opportunità lavorative successive al licenziamento. La Corte ha riconosciuto il danno professionale, basandosi su testimonianze e analisi di esperti di mercato che hanno dimostrato la difficoltà di reinserimento del dirigente nel settore di appartenenza.
Il licenziamento di un Dirigente può comportare danni significativi, sia morali che professionali. La tutela legale prevede strumenti per il risarcimento di tali danni, ma la complessità della prova e la necessità di dimostrare il nesso causale richiedono un approccio accurato e ben documentato. È fondamentale, per i dirigenti che hanno subito un licenziamento ingiustificato, avvalersi di una consulenza legale esperta per garantire il riconoscimento dei propri diritti e ottenere il giusto risarcimento.